martedì 5 luglio 2022

FULVIO BUSSANO: 40 ANNI AL SERVIZIO DELLA MUSICA TRA PERFORMANCE E MANAGEMENT

Il basso Fulvio Bussano si racconta in un’intervista a tutto campo, tra performance artistica e organizzazione di eventi musicali dedicati all’opera lirica (e non solo) che oltre ad essere spettacoli sono momenti di divulgazione.

 

 (Credit: Jon Merriott)

Pubblichiamo con piacere questa intervista, nella quale parliamo di un professionista che si divide tra il palco e il management cultrale. Fulvio Bussano si occupa di cultura da più di 40 anni e lo fa a tuttotondo, come artista e come promotore  e organizzatore di eventi.

 

Un’esperienza granitica, forgiata da un’insieme di esperienze professionali e artistiche che lo hanno formato sotto tutte le prospettive. Oltre 15 anni nell’amministrazione pubblica, con due mandati come sindaco e uno da vicesindaco con delega alla cultura. La fondazione a metà anni ’80 dell’Associazione “Musica Insieme” nella sua Piobesi Torinese, che ancora oggi svolge attività artistiche e formative.

 

Una formazione musicale solidissima, presso il Conservatorio di Torino sotto la guida di maestri esperti e sviluppata attraverso prestigiose masterclass, iniziata non da giovanissimo ma perfezionate e affrontate con quell’esperienza che è valore aggiunto. Consapevolezza. Maturità.

Infine le esperienze artistiche “sul campo”, le collaborazioni prestigiose con cori e con quello stesso Conservatorio che lo ha diplomato. Ha fatto tutti i passi senza sconti, imparando dal punto di vista accademico e attraverso l’esperienza diretta, creando quell’insieme di competenze che fanno della realtà che guida una delle più interessanti nel panorama musicale piemontese e non solo. Una realtà culturale con una visione del prodotto artistico non consueta.

 

Dopo qualche anno da artista collaboratore, tra il 2017 e il 2018, Fulvio Bussano diventa presidente de “Gli Amici di Fritz”, un’associazione che porta l’opera lirica verso il grande pubblico, attraverso una attenta scelta artistica e imprenditoriale che cercheremo di approfondire con questo articolo.

L’azione imprenditoriale e strategica è capillare e inedita per il settore, con una serie di fattori che differenziano l’operato (e i risultati dell’associazione) rispetto alle altre compagnie sul territorio.

 

La visione

La visione di Bussano è chiara: la musica e l’arte non devono essere aleatorie, ma devono incontrare il pubblico.

Approfondiamo questo concetto attraverso le sue parole:«L’artista non può vivere sulle nuvole, deve calarsi nella realtà. Deve lottare per proporre il livello qualitativo che può esprimere ma deve proporlo con formule nuove. L’imprenditore se ha dei prodotti, deve escogitare delle formule per proporli e inserirli sul mercato. L’artista deve fare più o meno la stessa cosa».

L’attività artistica - sviluppata e supportata da quella imprenditoriale - deve dare godibilità, fare vivere un’esperienza in grado di creare (o rinverdire) la passione per questa forma d’arte. La musica deve raggiungere il pubblico anche a costo di uscire dalle normali sedi teatrali.

A tal proposito, risulta particolarmente interessante il progetto “Paesaggi Lirici”, con il quale Gli Amici di Fritz portano l’opera al pubblico in location (spesso di grande valore artistico) inedite per i concerti. Tra questi citiamo ad esempio il Castello di San Martino Alfieri nella provincia di Asti.

 

Scelta e diversificazione del prodotto artistico

La scelta delle Opere in repertorio è strategicamente oculata, per quell’equilibrio tra popolarità già acquisita da alcune arie e la semplicità nell’ascolto anche per gli ascoltatori meno abituati al genere lirico.

Proprio a proposito di scelte musicali, Gli Amici di Fritz creano una nuova visione nella costruzione del prodotto musicale, evolvendolo ed elevandolo ad un concetto più ampio e stimolante sia per gli artisti che per il pubblico.

Alle opere liriche (tra queste “Il barbiere di Siviglia”, “La serva padrona”, “L’Italiana in Algeri”, “Lelisir d’amore” e “La Cenerentola”), l’associazione affianca altre esperienze di ascolto come ad esempio “Pierino e il Lupo”, la favola musicale per grandi e piccini di Sergej Prokofiev nell’esilarante versione in Piemontese che vede come voce narrante Bruno Gambarotta.

Non solo, la poliedricità artistica de Gli Amici di Fritz lambirà anche la musica Jazz e Swing con una formazione che vedrà insieme Massimo Rissone (clarinetto), Carlo Bettarini (violino), Luigi Canestro (già direttore musicale de Gli Amici di Fritz e nell’occasione pianista) e lo stesso Fulvio Bussano.

Un vero è proprio carnet di prodotti musicali che spaziano in direzioni e luoghi diversi, sempre con la logica dell’incontro e della fruibilità del pubblico unita alla ricerca della qualità musicale.

 

Politica di Prezzo

Altro fattore da sottolineare è la politica di prezzo scelta da Bussano. Una politica di prezzo che si può facilmente definire “popolare” e al contempo “divulgativa”. Nel corso degli anni, abbiamo avuto più volte modo di assistere a spettacoli prodotti dall’associazione e l’unione dei fattori “prezzo contenuto” / “alta qualità del contenuto artistico” hanno avuto un rispontro sempre positivo. Un riscontro che diventa un altro fattore promozionale e culturale.

 

Partnership

Altro asset di grande logica imprenditoriale è la scelta di attivare partnership strategiche con progetti che coinvolgono i giovani sul medio e lungo periodo. Tra queste segnaliamo quelle attivate con i licei torinesi Cottini e Passoni.

Con il Liceo Cottini si è avviata una collaborazione che porta gli allievi a progettare e realizzare le scenografie degli spettacoli. A questa attività si è aggiunta anche l’elaborazione e la produzione del logo del già citato progetto “Paesaggi Lirici”.

Con il Liceo Passoni, la partnership prevede la realizzazione dei costumi di scena. Le collaborazioni con queste istituzioni vedono l’associazione coinvolta in importanti e preziosi incontri formativi, divulgativi e di musicologia, che hanno l’intento di portare gli allievi “dentro” la costruzione dell’opera e che hanno registrato ottimi riscontri dal punto di vista del gradimento. Queste partnership vedono anche un forte impegno da parte dei docenti delle scuole.

Oltre a quelle strategiche, l’esperienza di Bussano nel mondo della Pubblica Amministrazione, unita alla credibilità raggiunta dall’associazione, ha portato al riconoscimento da parte del Consiglio Regionale del Piemonte di un patrocinio oneroso. Alle partnership strategiche quindi, si affiancano quelle istituzionali, che vedono anche quelle dei comuni interessati dagli eventi.

 

Reputation Management

La creazione e gestione della reputazione è un fattore tecnico importante, che genera ritorni positivi sotto molti punti di vista. Da quello artistico a quello legato agli indici di notorietà e conseguentemente di coinvolgimento da parte di potenziali sponsor e o patrocinatori. La credibilità del progetto culturale guidato da Bussano passa anche attraverso collaborazioni e partecipazioni a festival e eventi nazionali e internazionali.

Ultima in ordine di tempo, la partecipazione alla Festa della Musica di Mentone (Francia) lo scorso giugno, con una rappresentazione de “La serva padrona” di Giovan Battista Pergolesi che ha avuto un ottimo riscontro di pubblico. Negli anni scorsi Gli Amici di Fritz sono stati impegnati in attività artistiche e divulgative anche nel Regno Unito.

L’attività di reputation management viene sviluppata anche con azioni mirate di comunicazione crossmediale. Attraverso i social media, la newsletter ufficiale e un’attività di ufficio stampa che - per quanto ancora con margini di crescita - risulta già essere presente e ben posizionata sui motori di ricerca.

 

Lavoro di squadra e riconoscimento dei ruoli

L’associazione Gli Amici di Fritz è una realtà ben strutturata, che regala buone performance artistiche fondate su una solida struttura imprenditoriale e manageriale. Una struttura organizzativa rispettosa dei ruoli che lo stesso Bussano ci tiene a raccontare. A coadiuvare Bussano nel suo ruolo di presidente infatti, troviamo il maestro Luigi Canestro nel ruolo di direttore musicale. Fabio Buonocore è il regista delle rappresentazioni e Francesca Arduino è la referente amministrativa.

Una squadra di lavoro che viene guidata da un uomo che ha fatto delle sue “3 vite professionali”, i tre pilastri della sua azione culturale. Bussano unisce infatti la sua esperienza come libero professionista a quella di amministratore pubblico e di artista.

 

Di quest’ultima parte, visto il taglio che abbiamo voluto dare a questo articolo, abbiamo parlato poco. Nel corso degli anni, come abbiamo già sottolineato, abbiamo visto Bussano più volte all’opera sul palco. La sua presenza scenica, unita alle sue doti canore da basso, hanno sempre reso qualitativamente godibile la rappresentazione.

Tuttavia, non desideriamo approfondire in questo momento questo aspetto, in quanto la scelta editoriale di Opificio della Musica è quello di fornire ai suoi lettori, appena possibile, una visione che possa dare spunti e stimoli legati al marketing e alla divulgazione musicale.

In questo caso, non è difficile indicare il lavoro di Fulvio Bussano, svolto attraverso l’associazione Gli Amici di Fritz, come un autentico caso studio, con indici operativi che si discostano (e di molto) dagli altri operatori culturali privati attualmente sul mercato. Un vero e proprio modello di business e management che sottoponiamo all’attenzione dei nostri lettori e di quei manager o operatori culturali che da questo articolo potrebbero prendere spunti preziosi. Alla luce di risultati e indicatori che hanno fatto la differenza.

 

Gli Amici di Fritz – Canali ufficiali:

- Sito Web: www.gliamicidifritz.it

- Scheda artistica di Fulvio Bussano: www.gliamicidifritz.it/fulvio-bussano/fulvio-bussano-basso/

- Pagina facebook: www.facebook.com/gliamicidifritz

 

Emmanuele Macaluso