La prima scaligera del 7 dicembre è affidata all’opera di Dmitrij Dmitrievič Šostakovič
Dopo la consueta “prima under 30” del 4 dicembre, sarà “Una Lady Macbeth del distretto di Mcensk” ad allietare il pubblico per la prima al Teatro alla Scala di Milano.
L’evento darà il via alla stagione operistica del teatro meneghino e riempirà il cartellone dal 7 al 30 dicembre 2025.
I biglietti saranno disponibili dalle 12 del prossimo 15 ottobre.
Come ormai da tradizione, la prima sarà trasmessa su Rai1 e sulle relative piattaforme Rai il 7 dicembre. La collaborazione tra la Radio Televisione Italiana e il Teatro alla Scala, prevede anche la trasmissione della “Carmen”, della “Traviata” e un balletto su Rai5, oltre al “Concerto di Natale” su Rai1.
Di seguito le informazioni relative a “Una Lady Macbeth del distretto di Mcensk”:
UNA LADY
MACBETH DEL DISTRETTO DI MCENSK
Dmitrij Dmitrievič
Šostakovič
Opera in
quattro atti
Libretto di Aleksandr Prejs e Dmitrij Šostakovic
Dall’omonima
novella di Nikolaj Leskov
Orchestra e Coro del Teatro alla Scala
Nuova
produzione Teatro alla Scala
Direttore: Riccardo Chailly
Regia: Vasily Barkhatov
Scene: Zinovy Margolin
Costumi: Olga Shaishmelashvili
Luci: Alexander Sivaev
Cast
Boris Timofeyevich Izmailov: Alexander Roslavets
Ekaterina Lvovna Izmailova: Sara Jakubiak
Sergej: Najmiddin Mavlyanov
Zadripanniy Mujichonka Un contadino cencioso: Alexander Kravets
Svyashchennik Un prete: Valery Gilmanov
Zinoviy Borisovich Izmailov: Yevgeny Akimov
Chasovoy Un guardiano/domestico: Jirí Rajniš
Pristav Capo della Polizia: Oleg Budaratskiy
Aksinya: Ekaterina Sannikova
Stariy Katorjnik Vecchio forzato: Goderedzi Janelidze
Sonyetka: Elena Maximova
Katorjnitsa Una forzata: Natalya Romaniw
Gorodovoy Una guardia: Li Huanhong
Uchitel, Un insegnante: Vasyl Solodkyy
Nel cinquantenario della morte di Šostakovič il Teatro alla Scala inaugura la Stagione con il suo capolavoro Una Lady Macbeth del distretto di Mcensk, tratto dal racconto di Nikolaj Leskov in cui una giovane sposa con la complicità dell’amante uccide il marito e il tirannico suocero, ma viene scoperta e finisce per suicidarsi in Siberia, tradita da tutti.
Dopo il debutto a San Pietroburgo, l’opera, che avrebbe dovuto essere il primo capitolo di una trilogia sulla condizione della donna in Russia, ebbe enorme successo in patria e all’estero. Stalin assistette a una rappresentazione a Mosca nel 1936; due giorni dopo apparve sulla Pravda la celebre stroncatura dal titolo “Caos invece di musica” con cui il regime metteva all’indice l’opera e il compositore. Anni dopo Šostakovič preparò una nuova versione che andò in scena a Mosca nel 1963 con il titolo Katarina Izmajlova, dopo che il sovrintendente Ghiringhelli aveva invano cercato di ottenerne la prima per la Scala. Oggi il Teatro presenta la versione del 1934 con la direzione del M° Chailly e il debutto del regista Vasily Barkhatov.
Emmanuele Macaluso